Medicina Estetica
- Botulino
- Filler e Acido ialuronico
- Biorivitalizzazione del volto
- Mesoterapia
- Peeling
- Cicatrici ipertrofiche e cheloidi
- Macchie della cute
l botulino è una sostanza, prodotta dal batterio Clostridium Botulinum già utilizzata da molti anni in medicina, in particolare in oculistica per la correzione dello strabismo.
Il rapido successo che ha riscontrato il botulino negli ultimi anni in medicine estetica, è dovuto alla sua efficacia nell’attenuare o eliminare le rughe di espressione, provocate dalla contrazione dei muscoli mimici facciali, mediante un trattamento rapido, pressoché indolore, senza tempi di convalescenza o di recupero e ripetibile nel tempo, in quanto gli effetti sono temporanei e reversibili. L’iniezione della tossina botulinica provoca riduzione della motilità dei muscoli e di conseguenza una distensione e rilassamento del muscolo . In tal modo le rughe d’espressione scompaiono o si attenuano sensibilmente, ringiovanendo l’aspetto del viso
Le principali indicazioni terapeutiche per le iniezioni con tossina botulinica in medicina estetica sono:
- rughe orizzontali della fronte)
- rughe tra le sopracciglia (solchi glabellari)
- rughe delle labbra e della bocca
- sopracciglia abbassate
- sopracciglia aggrottate
- rughe del contorno occhi o zampe di gallina
- rughe di espressione
- rughe frontali
- solchi della pelle non troppo profondi
- iperidrosi, ovvero eccessiva sudorazione di mani, ascelle, piedi
Le iniezioni avvengono con un ago molto sottile, solitamente senza anestesia (si può avvertire un leggero bruciore), e ambulatorialmente, ovvero senza ricovero in clinica.
Il trattamento dura 15-20 minuti, dopo si possono riprendere immediatamente tutte le normali attività.
Gli effetti del botulino (blocco del rilasci dell’acetilcolina e conseguente distensione-rilassamento del muscolo mimico facciale responsabile della formazione delle rughe) iniziano a manifestarsi dopo 4-5 giorni dal trattamento, e raggiungono il massimo dell’efficacia dopo circa un mese.
durano circa 5-6 mesi, ma il trattamento può essere tranquillamente ripetuto
E’ importante ricordare che il botulino è utile solo per ridurre o eliminare le rughe e i solchi provocati dall’azione dei muscoli mimici, ma non è efficace se le rughe sono provocate dall’invecchiamento cutaneo (fotoinvecchiamento) o se si tratta di rughe molto profonde.
Diminuendo la trazione dei muscoli del sopracciglio che tendono verso il basso, a vantaggio dell’azione dei muscoli che spingono verso l’alto, le iniezioni di botox possono effettuare un lifting non chirurgico del sopracciglio, ovvero un sollevamento lieve delle sopracciglia in grado di donare alla paziente un’espressione più giovane e rilassata.
Capostipite dei filler riassorbibili, l’acido ialuronico è una sostanza largamente utilizzata nell’ambito della medicina estetica, soprattutto per correggere inestetismi della cute tipici dell’invecchiamento cutaneo, come rughe e piccole depressioni e conferire turgore e pienezza a labbra sottili e zigomi cadenti.
I fillers all’acido ialuronico vengono iniettati A LIVELLO SOTTOCUTANEO CON aghi supersottili: le iniezioni di acido ialuronico vengono normalmente eseguite in regime ambulatoriale, senza anestesia Pur essendo pressoché immediati, gli effetti di ringiovanimento non sono permanenti ma scompaiono n un tempo variabile da 4 mesi a 2. Il graduale riassorbimento del filler da parte della cute rende necessaria la periodica ripetizione delle iniezioni di acido ialuronico dopo la scomparsa dell’effetto.
Indicazioni al trattamento
1. Plasmare rughe d’espressione, zampe di gallina, rughe glabellari
2. Colmare piccole lesioni cicatriziali (es. cicatrici lasciate dall’acne)
3. Inturgidire labbra sottili e prive di volume
4. Volumizzare zigomi cadenti
Nel corso degli anni, l’acido ialuronico si è conquistato il titolo di leader tra tutti gli agenti dermici di riempimento (fillers). Difatti, l’effetto anti-aging promosso dalle iniezioni di questa sostanza è sorprendente: volumizza, ammorbidisce, idrata e – soprattutto – ringiovanisce la pelle invecchiata da stress, fumo, raggi UV ed età. Nonostante questi aspetti postivi, il filler all’acido ialuronico non è privo di EFFETTI COLLATERALI: anzitutto, immediatamente dopo l’iniezione, la cute può presentare ematomi, ecchimosi, edemi, intorpidimento e lividi che possono causare disagio estetico non trascurabile.
La biorivitalizzazione è un trattamento antiage che si basa sull’impiego di specifiche sostanze (biocompatibili e riassorbibili) per riattivare la parte più vitale della cute e favorire il ripristino della condizione fisiologica delle pelli giovani: tono, compattezza, idratazione.
Le sostanze impiegate per la bioristrutturazione (stimolatori del collagene o acido ialuronico abbinato ad aminoacidi e vitamine), hanno il compito di riattivare il metabolismo e il turnover cellulare e di stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene; la cute riacquista elasticità, morbidezza e un grado ottimale di idratazione.
Il trattamento si effettua periodicamente, in modo da prevenire e combattere efficacemente i segni dell’invecchiamento. La biorivitalizzazione svolge principalmente tre funzioni:
- ha un’azioneristrutturante, poiché favorisce il turnover cellulare e la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico
- ha un’azioneanti-ossidante, in quanto protegge la pelle dai radicali liberi, che si liberano a causa di fattori ambientali e radiazioni solari
- ha un’azioneidratante, in quanto favorisce il rapido richiamo di acqua nei tessuti.
Si ottengono miglioramenti notevoli in termini di:
- compattezza ed elasticitàdella pelle
- luminositàe turgore
- diminuzionedelle rughe sottili
Il trattamento è indicato sia nel caso di cute giovane, ancora elastica e vitale, per rallentare il fisiologico processo di invecchiamento, sia in caso di cute matura, per ridurre i segni del tempo riattivando la funzionalità cellulare. Le sedute di biorivitalizzazione vengono effettuate a cicli, in regime ambulatoriale, non sono dolorose e non comportano effetti collaterali se non, in rari casi, un lieve rossore temporaneo o un piccolo livido dovuto al trauma dell’ago nella zona di iniezione
La mesoterapia è una tecnica che consiste, principalmente, nell’eliminazione del ristagno di liquidi nei tessuti cutanei e sottocutanei (ritenzione idrica); per risolvere gli inestetismi della cellulite.
La mesoterapia si pone l’obiettivo primario di disintossicare l’organismo dalle scorie in eccesso, eliminare i liquidi e, contemporaneamente, tonificare ed elasticizzare la cute
Il termine Mesoterapia deriva da mesoderma, termine che indica lo strato medio-profondo del derma. La mesoterapia viene definita tale poiché le sostanze iniettate possono penetrare fino al mesoderma.
Gli aghi, dalla lunghezza di 6 mm, permettono d’iniettare nell’area intradermica piccole quantità di soluzione farmacologica.
La somministrazione intradermica appare molto più vantaggiosa rispetto a quella sistemica; infatti, mentre quest’ultima necessita il raggiungimento di una concentrazione plasmatica minima che garantisca l’effetto terapeutico, attraverso la mesoterapia l’iniezione permette non solo di raggiungere i distretti con una dose inferiore, ma anche di ridurre i tempi d’attesa per far sì che il farmaco espleti la propria attività
La mesoterapia può essere utilizzata come terapia risolutiva per i seguenti disturbi: Adiposità distrettuali
Solitamente, per ottenere risultati soddisfacenti, il paziente si deve sottoporre ad un minimo di 8-10 sedute di mesoterapia.
La mesoterapia può essere supportata da terapie complementari qualilinfodrenaggio, bendaggi, idromassaggi, liposuzione, fanghi termali e laser.
Il peeling è un trattamento di medicina estetica utile a migliorare l’aspetto della cute, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale
Il trattamento stimola, attraverso l’applicazione di una sostanza chimica la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente nel derma.
le cellule della cute danneggiate e degenerate vengono sostituite da cellule epidermiche normali.
Il meccanismo di azione attiva, mediante infiammazione, la produzione di collagene ed elastina (rivitalizzazione e ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene autologo).
Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo.
SI POSSONO TRATTARE
- Cheratosi e invecchiamento cutaneo
• Cicatrici da acne
• Smagliature
• Rosacea
• Discromie
Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.
I disagi del periodo post- peeling sono l’eritema cutaneo per alcuni giorni dopo il trattamento,l’ esfoliazione per 8-10 giorni della cute trattata.
Esiistono varies sostanze che si possonousare
- Acido glicolico
• Resorcina
• 5-Fluorouracil (5-Fu)
• Acido retnoico
• Peeling TCA Acido tricloroacetico
• Acido salicilico
• Acido piruvico
• • Peeling Acido Mandelico
•
Peeling molto superficiale
Il Peeling molto superficiale rimuove soltanto lo strato cutaneo più superficiale e si esegue con applicazione di soluzioni di acido glicolico a concentrazioni variabili tra il 50% e il 70%
Utile per ottenere una rimozione dell’opacità cutanea e ridare luminosità alla cute e per attenuare le pigmentazioni superficiali.
Il tempo dell’applicazione è variabile a seconda del tipo di cute del paziente.
Il fastidio provocato durante il trattamento è una lieve sensazione di pizzicore diffuso della zona trattata per qualche minuto.
La desquamazione, compare dopo 3 giorni circa e dura 5-7 giorni.
A causa della sua azione leggera, non è indicato per cancellare in estetismi quali acne, cicatrici, rughe..
Peeling superficiale
Questo tipo di peeling crea necrosi di una parte dell’epidermide arrivando allo strato basale della stessa. Indicato per • Acne
• Cicatrici da acne
• esiti cicatriziali
• iperpigmentazioni quali lentiggini solari e melasma
• rughe superficiali delle guance e del contorno occhi
Si effettua con soluzioni a concentrazioni variabili di:
- Acido Salicilico al 30%
• Acido Gli colico al 70%
• Acido Tricloroacetico dal 15% al 20%
La sensazione durante il peeling è di bruciore diffuso e l’eritema è più intenso.
Vi può essere uno sbiancamento della cute e l’esfoliazione ha una durata di 7-10 giorni.
Nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole, dai raggi solari e lampade UVA – UVB per almeno due mesi dopo l’applicazione del peeling (Il tempo di guarigione varia, da 4 giorni a 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling).
I cheloidi sono abnormi lesioni cicatriziali che si formano sulla cute . Nonostante il cheloide, di per sé, non costituisca una lesione maligna, molti pazienti ricorrono ad un intervento specifico (es. laser, crioterapia, iniezioni dicortisone) perché il danno creato è oggettivamente antiestetico.
Le caratteristiche macroscopiche di un cheloide, rilevate mediante la diagnosi clinica, sono riassumibili in:
- Colorito inizialmente rosso intenso della lesione; successivamente, la cromia sfuma al roseo o al marroncino
- Assenza di follicoli piliferi
- Lesione cicatriziale non riassorbibile spontaneamente
- Ingigantimento evidente della ferita iniziale ed estensione nelle zone limitrofe
- Trama irregolare e consistenza gommosa della lesione
All’esame istologico si osserva un infiltrato cellulare ed un accumulo esagerato di matrice extracellulare, composta in prevalenza da collagene di tipo III ed acido ialuronico.
Talvolta, il cheloide procura prurito, fastidio o indolenzimento nella zona in cui sorge, che si accentuano con i movimenti o tirando la pelle nella sede affetta.
Con molte probabilità, la normale asportazione chirurgica del cheloide indurrebbe ad una nuova lesione, ponendo dunque le basi per la formazione di un ulteriore processo cicatriziale (con formazione di una cicatrice cheloidale più grossa ed estesa rispetto alla precedente). Per evitare simili conseguenze, molto spesso il medico propone al paziente un approccio conservativo od alternativo.
Le possibilità d’intervento sono:
- Iniezioni di cortisone per via intralesionale (terapia elettiva per la cura dei cheloidi): la pratica, non eccessivamente dolorosa, è piuttosto sicura ed i benefici sono molto buoni. Normalmente, il paziente deve sottoporsi ad un’iniezione di cortisone al mese: dopo alcuni cicli di trattamento, il cheloide viene appiattito e la sua presenza è senza dubbio meno appariscente. Si stima che il 70% dei pazienti affetti da cheloidi e trattati con le iniezioni di cortisone sia soddisfatto dall’esito; nonostante ciò, il tasso di recidiva è molto elevato.
- Laserterapia: metodica molto utilizzata, il laser appiattisce il cheloide rendendolo, con il tempo, meno visibile.
- Fogli di silicone (es. idrogel di silicone): malgrado l’applicazione prolungata (per alcune settimane) di foglietti di silicone direttamente sul cheloide non costituisca una garanzia di successo per rimuovere tali lesioni, alcuni esperti sono fiduciosi e propongono questo tipo di trattamento al paziente. I risultati sono variabili: in genere, tale approccio è indicato per la gestione dei sintomi (prurito, fastidio) nei pazienti con cheloidi stabili e per la prevenzione delle recidive, piuttosto che per l’effettivo trattamento del cheloide.
- Crioterapia: metodica che consiste nel letterale congelamento della lesione cheloidea con azoto liquido. Il limite di questo trattamento è l’ipopigmentazione (discromia della pelle in cui si assiste alla progressiva perdita di tonalità della stessa), il che rende tale procedura improponibile nelle persone di pelle scura.
- Radiazioni: alcuni medici propongono le radiazioni per appiattire od oscurare il cheloide. Nonostante il risultato sia buono, la radioterapianon è sempre indicata perché gli effetti collaterali nel lungo termine (aumento del rischio di neoplasie cutanee) supera di gran lunga i benefici.
Generalmente benigne, sono dovute ad una eccessiva produzione di pigmento (melanina). Possono essere trattate a scopo estetico con alcuni tipi di laser (laser Neodimio Yag Q-Switched